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Pubblicazione Psicologia scolastica

C’è un modo di ascoltare che è un modo di crescere

 L’esperienza dello psicologo a scuola nei territori della Provincia di Reggio Emilia


pubblicazione psi scolasticaFinita di stampare nel mese di Luglio 2015, “C’E’ UN MODO DI ASCOLTARE CHE E’ UN MODO DI CRESCERE – L’esperienza dello psicologo a scuola nei territori dell Provincia di Reggio Emilia” è la nuova pubblicazione sugli sportelli di consulenza psicologica, in ambito di prevenzione del disagio e di promozione del benessere, gestiti dall’Associazione Pro.di.Gio., all’interno di vari contesti-scuola del territorio reggiano.

La Provincia di Reggio Emilia, Assessorato alla scuola, uno tra i principali Enti Istituzionali coinvolti nel tempo in varie vesti (di stakeholder, di co-finanziatore, di partner di progetto) ha deciso di mettere a valore il patrimonio di conoscenze ed esperienze che si è costruito nel tempo attorno a quelli che molti conoscono come “Sportelli di Pro.di.Gio”.

Grazie alla collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Comunicazione ed Economia, è stata data la possibilità ad una giovane neolaureata di sistematizzare la documentazione prodotta in questi anni e produrre elaborazioni più articolate a partire da una ricca banca dati.
15 anni di lavoro hanno infatti permesso di raccogliere una banca dati informatizzata rispetto all’utenza del servizio (utenti e accessi) e alle modalità di gestione del tempo lavoro delle figure professionali che hanno fatto crescere il progetto.
L’occasione ci è sembrata utilissima anche per capire se e come è cambiata la rappresentazione degli sportelli scolastici da parte dei diversi interlocutori con cui ci si è confrontati, addetti ai lavori e non: protagonisti del mondo della Scuola, amministratori e operatori degli Enti Locali, dei Servizi Socio-Sanitari e altri interlocutori significativi sui territori della Provincia di Reggio Emilia.

Ritenevamo fosse utile mettere a valore progettazioni su cui diversi enti hanno investito, un’esperienza che ha accompagnato l’evoluzione non solo degli istituti scolastici,  ma anche dei territori in cui sono state realizzate.


6 Ottobre 2015 – Presentazione della Pubblicazione – Teatro R. Ruggeri, Guastalla (RE)

Il giorno 6 Ottobre al Teatro Comunale di Guastalla, Ruggero Ruggeri, si è tenuta la presentazione della pubblicazione: “C’è un modo di ascoltare che è un modo di crescere – L’esperienza dello psicologo a scuola nei territori della Provincia di Reggio Emilia”, che rappresenta e racconta 15 anni di progettazione degli sportelli di consulenza psicologica nelle scuole dei Comuni dell’Area Nord di Reggio Emilia.

Progettazioni curate, gestite e promosse negli anni dall’Associazione Pro.di.Gio.

La pubblicazione presentata a Guastalla è frutto di una ricerca, finanziata dalla Provincia di Reggio Emilia, che ha potuto mettere a valore i dati sia quantitativi che qualitativi raccolti negli anni di questo progetto, che vede la presenza di psicologi esperti in 45 sedi scolastiche quali consulenti in stretta ed importante connessione col territorio in un significativo lavoro di rete.

Alcuni dati del progetto negli anni: dall’anno scolastico 2000/2001 all’anno scolastico 2014/2015 sono affluite agli sportelli di consulenza psicologica – diversamente strutturati a seconda dei vari ordini scolastici – più di 18.000 persone, delle quali 7.590 studenti, più di 4.800 genitori e oltre 4.700 docenti. Per quanto riguarda il numero di accessi agli sportelli, dalle prime aperture all’anno scolastico 14/15 sono risultati essere più di 40.700.

La figura dello psicologo si pone come consulente esterno al contesto in cui opera, la scuola, e per questo viene vissuta come effettiva risorsa.
Svolge l’importante e delicato ruolo di accompagnamento dei casi più problematici ai rispettivi servizi educativi e socio-sanitari del territorio.

La giornata di presentazione è stata aperta dal saluto delle istituzioni: del Sindaco del Comune di Guastalla, Camilla Verona, del Presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi che hanno sottolineato l’importanza dell’ascolto e del ruolo di questo tipo di progetti nei nostri territori, “l’esperienza di Prodigio ci è servita per leggere e capire le evoluzioni degli adolescenti e giovani e saper leggere questi mutamenti ci ha consentito di costruire politiche educative adeguate e che cercano di dare risposte a queste domande”;  del Presidente dell’Associazione Pro.di.Gio. Stefano Costanzi ha sottolineato l’importanza dell’esserci in un contesto complesso e articolato e che richiede interventi diversi e impegnativi anche su altri fronti (immigrati, ecc…) e la presenza all’interno del contesto scuola qualifica l’azione dell’educativo. A seguire gli interventi del Direttore dell’Associazione, Lauro Menozzi, e del team dell’Associazione: Lisa Lusvardi, che ne ha curato la stesura, Fabio Davolio, coordinatore negli anni dei progetti di consulenza psicologica nelle scuole, e la Psicologa scolastica Silvia Sabattini, facente parte dell’équipe di psicologi dell’Associazione. Di seguito gli interventi di Ilenia Malavasi, Vicepresidente e Consigliere con delega all’Istruzione della Provincia di Reggio Emilia e Sindaco di Correggio; Bruna Zani, professoressa universitaria del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna; Sonia Ruozzi, Dirigente Scolastica Istituto Pascal di Reggio Emilia, Maria Rosa Zambini, Docente referente del Servizio per l’istituto comprensivo di Gualtieri e Boretto; Mariateresa Paladino, Funzionaria della Regione Emilia Romagna, Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza. A concludere la giornata, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Emilia Romagna Luigi Fadiga.

Tutti concordi nel sottolineare quanto questa progettazione sia importante e offra una risposta qualitativa alta e professionale alle persone (studenti, genitori, docenti, personale ata e dirigenti) che frequentano l’istituzione scolastica. Hanno tutti rimarcato il collegamento importante con altre istituzioni enti e progetti sul territorio in quanto il lavoro di rete che si è costruito fa differenza e offre risposte più efficaci e più utili per risolvere le questioni e aiutarle ad evolvere.

La prof.ssa Zani ha detto che dovremmo andare ad insegnare nella sua facoltà che prepara psicologi scolastici perché noi mettiamo in pratica ciò che loro insegnano.

Il Garante ha concluso dicendo che siamo ancora indietro in Italia nell’applicazione della linee uscite dalla convenzione dei diritti del fanciullo ma che questa esperienza provoca l’invidia di tutti gli studenti della regione perché è all’avanguardia e offre un servizio importante e significativo per la loro crescita.

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